È possibile creare uno studio della fatica basato sui risultati di sollecitazione (sotto forma di funzione della densità spettrale di potenza) da uno studio dinamico - di vibrazione casuale.
Per definire un evento di fatica in base ai risultati di uno studio dinamico lineare delle vibrazioni casuali:
- Impostare ed eseguire uno studio dinamico lineare delle vibrazioni casuali.
- Creare uno studio della fatica. Nel PropertyManager Studio, in Opzioni selezionare Vibrazione casuale-Fatica dovuta a vibrazione casuale
.
- Nell'albero dello studio della fatica, fare clic con il pulsante destro del mouse su Caricamento (vibrazione casuale)
e selezionare Aggiungi evento.
- Nel PropertyManager Aggiungi Evento (vibrazione casuale):
- In Studio, selezionare lo studio della vibrazione casuale da associare all'evento di fatica.
- In Durata, selezionare la durata (in secondi, minuti, ore o giorni) dell'input di caricamento casuale applicato al modello.
- Fare clic su
.
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Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'icona superiore dello studio e fare clic su Applica/Modifica dati sulla fatica per associare una curva S-N al materiale.
È possibile inserire le due costanti della curva Basquin S-N (B) e (m), o fare clic su Stima costanti di Basquin dalla curva S-N e immettere più punti dati che catturano l'intervallo di sollecitazione (variazione di sollecitazione dalla sollecitazione ciclica massima alla sollecitazione ciclica minima) rispetto ai cicli necessari per produrre il cedimento.
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Nella finestra di dialogo Fatica - Vibrazione casuale, selezionare il metodo di calcolo per la stima del danno da fatica relativa alla vibrazione: Banda stretta, Steinberg o Wirsching.
Il metodo Banda stretta in genere dà i risultati più conservativi. Si consiglia di eseguire uno studio della fatica con tutti e tre i metodi e di mettere a confronto i risultati per le stime dei danni da fatica.
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Dopo aver eseguito lo studio, è possibile visualizzare i risultati del grafico per Vita (tempo per il cedimento dovuto alla fatica) e Danno (percentuale o rapporto della vita consumato dal caricamento della vibrazione casuale). Un fattore di danno equivalente 1 e superiore indica che la parte non ha resistito per la durata temporale indicata del caricamento casuale.